Marcia globale per il clima | COP30
- Suore Pastorelle
- há 11 horas
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La forza e il clamore della società organizzata alla COP30
Organizzata dal People's Summit, rappresentanti di sei continenti (America, Africa, Asia, Europa, Oceania e Antartide) hanno partecipato alla Marcia Globale per il Clima a Belém, Pará, il giorno della Proclamazione della Repubblica del Brasile (15 novembre). Una data che, di per sé, solleva già numerose riflessioni socioculturali, economiche e ambientali.

La forza della società civile, con circa 70.000 partecipanti, ha marciato per quasi 5 km lungo le strade principali di Belém, Pará, chiedendo al governo un'azione concreta di fronte alla crisi climatica che affligge l'umanità ed è il risultato di pratiche capitaliste incontrollate.
La Ministra dell'Ambiente e dei Cambiamenti Climatici, Marina Silva; la Ministra dei Popoli Indigeni, Sonia Guajajara; e rappresentanti dei movimenti sociali brasiliani hanno coordinato la marcia dal camion principale, invitando i partecipanti a diventare protagonisti nella difesa della nostra Casa Comune e di una nuova economia.
Per Marina Silva, la democrazia ha permesso alla COP30 di accogliere le richieste e le grida di vita di tutte le popolazioni del mondo. “Dopo altre COP, in cui le manifestazioni sociali si sono svolte solo all'interno degli spazi ufficiali delle Nazioni Unite, in Brasile, nel Sud del mondo, in una democrazia consolidata, possiamo occupare le strade. La COP30 permette l'incontro tra periferie, acque, città, campi, foreste. Luoghi che affrontano il cambiamento climatico. Nonostante le nostre sfide e contraddizioni, dobbiamo tracciare il percorso verso una transizione giusta e porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili.”
I temi emersi durante la marcia saranno presentati attraverso fotografie che hanno evidenziato la sofferenza, la lotta, la perseveranza, il sogno e la forza delle organizzazioni sociali in Brasile e nel mondo.
Miriam de Souza





































